
1. Il caffè italiano é famoso per essere uno dei migliori del mondo per “l´invenzione” del caffè espresso e per la qualità del processo di torrefazione, seppur l’Italia non ne coltivi la pianta. Secondo il Comitato Italiano del Caffè (Comitcaf), tutti i chicchi lavorati, commercializzati all’interno del paese ed esportati dall’Italia, avvengono da piantagioni di circa 50 diversi paesi. I principali sono: Brasile (30% delle importazioni), Vietnam (23%), India (11,5%), Uganda (8,4%) e Indonesia (6,7%).
2. Il caffè espresso nacque nel nord Italia alla fine del 19° secolo, mentre l’espresso crema come lo conosciamo oggi fu una creazione della fine degli anni 40 del secolo scorso, ciò è stato reso possibile con l’invenzione della caffettiera Gaggia modello classico.
3. Il consumo annuo procapite di caffè in Italia è di 5,77 kg. Nel Brasile, il più grande produttore di caffè del mondo, questo valore è di 4, 89 kg. Però c’è bisogno di dire che il modo con cui si beve il caffè nei due paesi è diverso. Mentre gli italiani bevono soprattutto l’espresso, più concentrato, i brasiliani bevono più caffè filtrato.
4. Ci sono decine di modi di chiedere un caffè o un caffè con aggiunta di latte in un bar in Italia. Secondo il centro di studi Italian Tasters, non esiste un numero ufficiale di variazione dei diversi modi di servire la bevanda, però i tipi più comuni serviti in qualsiasi bar (come macchiato, corretto, doppio, lungo, americano, marocchino) superano la ventina.
5. Il cappuccino è soltanto caffè , latte e schiuma di latte. Più precisamente 25ml di caffè espresso mescolato a 100ml di latte vaccino vaporizzato, secondo l’Istituto Nazionale Espresso Italiano. Aggiungere cannella nel cappuccino è impensabile, già spolverare cacao sopra la schiuma del latte è una opzione dei bar meno tradizionali.
6. Puoi anche non sembrare uno straniero, però se entri in un bar e chiedi un cappuccino dopo le 11 di mattina verrai considerato tale. In Italia si beve il caffè con l’aggiunta di latte soltanto per cominciare la giornata, dopodiché latte nel caffè è solo per macchiarlo.
7. In Italia non si beve quasi mai caffè con dolcificanti artificiali nella maggior parte dei bar lontani da zone turistiche, è molto difficile trovare dolcificanti diversi dallo zucchero bianco o di canna.
8.A Napoli ancora si mantiene la tradizione del caffè pagato o caffè sospeso, una particolarità che sopravvive nel tempo giustificando la fama “amichevole” dei meridionali, la pratica sta nel prendere un caffè pagando per due, cosí un caffè rimane sospeso, per essere chiesto da qualcuno che arrivi successivamente , e non ha come pagarlo.
9. In Italia si beve solo caffè fatto al momento, anche in casa. Le caffettiere tipo moka piú vendute del paese sono quelle per 4 tazzine di caffè . conservare caffè in un thermos per berlo durante la giornata non è una cosa comune.
10. Riguardo le caffettiere da uso casalingo: queste sono lavate soltanto con acqua, saponi e detersivi non si possono neanche nominare.
Fonti per questo testo: Comitato Italiano del Caffè (Comitcaf), Istituto Nazionale Espresso Italiano, e Italian Tasters

molto interessante, e con indicazioni chiare e utili per una visita a Roma …..piu’ mirata!