img_1409Quando penso a Castellammare penso innanzitutto alla città dove sono nato (anche se non ci ho mai vissuto) penso ai racconti di mio padre di quando ci andava a piedi dal suo paese, per farsi i primi bagni estivi, penso ai biscotti , al lungomare, gli chalet, i buoni gelati…e all’acqua!

Il potenziale turistico, gastronomico e “salutistico” di una città come Castellammare di Stabia è davvero enorme a livello non solo nazionale, ma purtroppo sfruttato solo in minima parte.

img_1407Da mettere prima di tutto in assoluta evidenza la caratteristica unica delle acque termali di Castellammare, che sgorgano nei due stabilimenti stabiani da ben 28 fonti diverse! Questo direttamente dalle sorgenti naturali del Monte Faito, ciascuna con la propria composizione chimica e relative caratteristiche curative. Per questi motivi Castellammare è conosciuta anche come “la città delle acque”.

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La presenza di queste acque sorgive nell’area stabiese è nota fin dall’antichità, ma all’epoca non erano organizzate in uno stabilimento termale, bensì utilizzate in modo disordinato dalla popolazione locale. Successivamente furono creati due stabilimenti conosciuti come le Antiche Terme (1836) e le Nuove Terme (1964). Le prime analisi di queste acque risalgono al 1787 quando il re Ferdinando di Borbone incaricò di esaminare quest’acqua acidula di cui si faceva largo uso.

img_1410Per spiegare il motivo di questa grande varietà di tipologie di acqua, bisogna risalire al substrato geologico, dove grazie all’attività effusiva del Vesuvio si incontrano materiali di diversa natura. In questo bacino che comprende sia il Monte Faito che i Monti Lattari, si può denotare una forma a ferro di cavallo che incanala col passare del tempo le acque piovane, le quali defluendo nei vari substrati hanno assunto diverse caratteristiche (a seconda della prevalenza dei minerali nei canali dove sgorgano). Quindi troviamo acque solforose, bicarbonato calciche e medio minerali. Gli utilizzi a scopo curativo sono davvero molteplici: dalle patologie respiratorie a malattie del fegato, patologie dermatologiche, otorinolaringoiatriche e urinarie, oltre a problemi di obesità.

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Nonostante le grandi potenzialità curative di queste acque, a causa di problemi successivi di amministrazione e di mancanza di fondi, le terme sono state chiuse. Lo scorso 19 agosto, dopo dieci anni di chiusura, le terme sono state riaperte al pubblico. Abbiamo avuto il piacere di visitarle accompagnati dal sindaco Antonio Pannullo, responsabile della riapertura del sito. In un giorno in cui nonostante la forte pioggia, ci ha mostrato la struttura e assaggiato con noi alcune delle acque che sgorgano dalle fontane delle terme.

Inoltre durante la visita, abbiamo avuto come guida anche il direttore sanitario Michele di Capua, che ci ha raccontato dettagliatamente la storia delle terme e delle acque di Castellammare. Ogni mattina il direttore riceve volontariamente i pazienti in una delle sale delle terme e prescrive il trattamento con l’acqua adatta per il relativo disturbo. Dato che è una struttura costosa e che richiede una manutenzione costante, l’amministrazione comunale ha in programma di privatizzare la gestione della struttura. Verso un potenziale acquirente che investa per tenere aperte le porte di questo prezioso patrimonio italiano.

img_1405L’acqua della madonna
Un nome che è tutto un programma! Forse la più famosa acqua di Castellammare, che si può prendere fuori dalle Terme, dalle fontane pubbliche sul molo, alle spalle degli chalet (i miei per esempio la prendono da anni) . Questa acqua deve il suo nome al luogo dove è stata scoperta: nel 1841 nei pressi della Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo. La chiesa fu successivamente demolita per far spazio ai cantieri navali. Per questo è conosciuta anche come “acqua dei naviganti”. Ma in realtà c’è anche un motivo “chimico” per questo secondo nome. L’acqua della Madonna contiene dei minerali tra cui il litio, che permettono di conservarla potabile anche per lunghi periodi (senza imputridirsi), utile quindi per i lunghi viaggi dei navigatori.

img_1397I biscotti di Castellammare
Nel parlare di ciò che ha fatto la storia tra i prodotti di Castellammare non si può fare a meno di raccontare quella dei suoi biscotti! La storia comincia nella metà dell’800 da una invenzione dei fratelli Riccardi, che così modificarono letteralmente le abitudini della gastronomia locale. È la stessa famiglia che gestisce oggi lo storico biscottificio della città.

Infatti chiacchierando col sindaco Antonio Pannullo, è stato il primo posto che ci ha consigliato di visitare tra le tante aziende stabiesi. La storia di questi biscotti ha un retroscena misterioso che probabilmente resterà tale per sempre: l’apice della produzione di questo prodotto avvenne agli inizi del 900, quando i fratelli Riccardi erano già morti. La tradizione venne tramandata restando in famiglia con Donna Concetta, la quale alla fine della lavorazione dei biscotti, allontanava tutti i suoi dipendenti per aggiungere l’ingrediente “segreto” che aveva preparato precedentemente a casa. Questo particolare ingrediente segreto, che conservava solo lei, le aveva creato non poche invidie e nemici. Tanto che a causa di ciò, morì avvelenata. Portando con se nella tomba la ricetta originaria completa.

img_1400Il biscotto classico di Castellammare è quello a forma di sigaro, fatto con farina 00, zucchero, vaniglina e burro e che non si sbriciola imbevuto nell’acqua. Pare che i navigatori se ne rifornissero per i loro viaggi insieme all’acqua, e che li bagnassero prima di mangiarli a causa della loro tipica durezza.

Altri prodotti tradizionali dell’azienda sono per esempio i tarallini glassati (nasprini) o le freselline dolci, insieme ad altri classici della pasticceria napoletana. Inutile dire che durante la chiacchiera con la titolare del biscottificio abbiamo assaggiato con piacere i vari prodotti dell’azienda, e Maria in particolare aveva sempre la bocca sorridente e piena.

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Servizio
Terme di Stabia
Indirizzo: via delle Terme, 3, Castellammare
Telefono: +39 0813913111
Sito: non esiste
Orari di apertura: 9.00 alle 13.00
Prezzo: 8 euro (non residenti) e 4 euro (residenti)

Fabbrica di biscotti A. Riccardi
Indirizzo: viale Europa, 105, Castellammare
Telefono: +39 081 5158901
Sito: www.biscottificio-riccardi.it
Orari di apertura: 8.00 alle 13.30 e dalle 17.00 alle 20.30 (lunedì a sabato), chiuso domenica
Prezzo: 2,60 euro