San Daniele, una terra chiamata prosciutto

San Daniele, una terra chiamata prosciutto

In Italia, ci sono due città che sono sinonimo di prosciutto: Parma e San Daniele. Entrambi simboleggiano l’eccellenza del processo di salatura, stagionatura e le varie altre fasi per ottenere prosciutti al 100% italiani e di qualità. Sono le produzioni sia più note che quelle che rappresentano le più alte vendite del settore salumi del paese. Secondo i loro consorzi, il prosciutto di Parma muove un fatturato di circa un miliardo di euro / anno, con una produzione di circa 8,4 milioni di cosce. Il San Daniele è responsabile di un fatturato di 330 milioni di euro / anno per una produzione di circa 2,6 milioni di cosce. Considerati sullo stesso livello di qualità, il prosciutto di Parma e il San Daniele hanno però notevoli differenze. Mentre l’emiliano è più dolce, il friulano è più salato. Esteticamente, il Parma non ha la zampa ed è modellato per apparire come una coscia di pollo gigante. Poiché il San Daniele include la zampa, e durante la maturazione viene tenuto pressato, presenta nella fase finale un classico aspetto a mandolino. Questo tipo di forma non c’è in altri prosciutti italiani. Vedi altre foto della nostra visita a San Daniele Nel caso di Parma, non è difficile associare la sua origine alla città emiliana . Mentre non è lo stesso per il San Daniele. Il comune situato a 22 km da Udine, in Friuli-Venezia Giulia è, in genere, poco conosciuto anche dagli italiani. Abbiamo trovato anche alcune persone che hanno creduto che “San Daniele” era semplicemente una designazione speciale del prosciutto di Parma, realizzato in modo particolare. La confusione è facile da capire. Mentre Parma è...
Udine e il meglio della cucina friulana

Udine e il meglio della cucina friulana

Alla cucina udinese ci ho lasciato un pezzetto di cuore… In compenso però ne ho guadagnato qualche pezzo di pancia! Potrei dire che si tratta del peso della felicità. Quindi ben venga! La città forse non è la più bella del Friuli (sebbene riservi piacevoli sorprese) ma propone piatti così buoni e particolari che davvero bisognerebbe andarci apposta per godersi le loro proposte gastronomiche! Anche perché si tratta di piatti che difficilmente si possono trovare altrove. Per esempio ho potuto conoscere la gubana solo perché me l’ha fatta scoprire una amica udinese che la portò in una cena (grazie, Arianna!) Fu amore a prima vista e da allora sognavo di mangiarla sul posto! Quindi un desiderio che si è avverato finalmente ad Udine (apprezzato anche da Patricia e Maria!) Ma cos’è la gubana? Innanzitutto c’è da dire che è un dolce nato nelle Valli del Natisone preparato in origine nei giorni di festa. E’ a base di pasta dolce lievitata, con un ripieno di noci, uvetta, pinoli, zucchero, grappa, scorza grattugiata di limone, dalla caratteristica forma a chiocciola. È una ricetta imparentata con il presnitz triestino (di origini austro ungariche) e con la classica potizza slovena (tutti buonissimi aggiungerei!) Ma molto meglio di me lo può descrivere il bravo e simpatico pasticciere Danilo D’Olivo nel video, che siamo andati a trovare nella pasticceria Laboratorio del Dolce. Il signor Danilo e la moglie fanno cose buonissime sia della tradizione udinese che di varia natura (come le meringhe con la panna, farcite al momento). Ma soprattutto sono abilissimi nella preparazione di questo dolce tipico di Udine e provincia, che abbiamo provato...