da Patricia | mag 13, 2016 | Da gustare, Veneto (Da gustare)
Venezia è stata una delle prime città ad essere inserita nel programma della nostra avventura, quando eravamo ancora in fase decisionale . Ma il motivo per cui volevamo visitarla non ha niente a che vedere con la sua bellezza (o perlomeno, non solo quello). La città è uno dei più importanti centri gastronomici d’Italia, responsabile per la creazione e la diffusione di numerose ricette e abitudini alimentari del paese. È stato a Venezia, per esempio, che il caffè è arrivato per la prima volta in Italia, ed è stato a Venezia che si è creata l’abitudine di consumare il caffè con la popolarità che si ha oggi (il Caffè Florian è testimone di questa epoca). E ‘stato a Venezia, insieme a Padova, dove si è diffusa l’abitudine dell’aperitivo in tutto il paese (prendere un drink accompagnato da qualche stuzzichino, a metà mattina o nel tardo pomeriggio). In città, sarebbe stato inventato lo “spritz sporco” italiano (abbiamo già parlato della rivalità con Padova riguardo l’origine) e altre bevande e liquori famosi. A Venezia, sono nate anche numerose ricette per i piatti a base di pesce e frutti di mare. In ogni caso, la lista è lunga, ma per noi sono particolarmente interessanti due invenzioni veneziane: il carpaccio e il Bellini. Entrambe sono parte della storia della stessa attività aperta nel 1931. Un bar situato in calle Vallaresso, dietro piazza San Marco. Harry ’s bar fa parte di un impero costruito da Giuseppe Cipriani ed è considerato uno dei bar storici di Venezia e uno dei più importanti d’Italia. Qui, come in tutta la città, l’invasione dei turisti è massiccia e...
da Patricia | mag 5, 2016 | Da gustare, Veneto (Da gustare)
L’origine dello Spritz non è italiana. Questo drink che ha contribuito a diffondere l’abitudine dell’aperitivo in Italia ha le sue radici nella confinante Austria. Dove è nata l’abitudine di diluire il vino bianco con acqua gasata o seltz, lo “spritzen”, che in tedesco significa “spruzzare”. Non c’è da stupirsi che anche oggi in Friuli-Venezia Giulia, una regione che confina appunto con l’Austria, lo spritz è ancora servito in questo modo. Quando eravamo a San Daniele, la provincia di Udine famosa per il prosciutto, lo abbiamo bevuto proprio così . Tra l’altro ci hanno servito vino e acqua separatamente, che dovevamo mescolare noi al momento di berlo. L’Italia tuttavia, ha il merito di inventare la versione “sporca” (cioè “colorata” da aperitivi come il campari, il bitter, il cynar.. etc) e poi la versione Aperol Sprit, che ha reso questo aperitivo famoso in tutto il mondo. Ma chi in Italia sarebbe stato responsabile della creazione dello spritz “sporco”? Leggere anche: Padova e il suo cibo di strada benedetto Padova vs. Venezia Eravamo nel bel mezzo di un conflitto, riguardo chi ha inventato lo spritz . Padova e Venezia competono ferocemente per la creazione e il consumo di questo drink . Niente di più padovano che sedersi in uno dei bar di piazza delle Erbe e bere uno spritz a metà mattina . Niente di più veneziano che andare al bar a fine pomeriggio per un aperitivo. Tra l’altro ci sono diverse competizioni e rivalità di altre entità che riguardano sempre Padova contro Venezia (proprio come tra pisani e livornesi). Il giornalista Alessandro Marzo Magno, nel suo libro “Il genio del gusto”, dice...
da Aldo | mag 4, 2016 | Da gustare, Veneto (Da gustare)
Senza dubbio Verona è una città piena di cose da vedere e da fare…ma anche da mangiare. La ricchezza gastronomica di questa città è tale da dover avere sempre a portata di mano forchetta e coltello per assaggiare tutto! Molti dei piatti tipici veronesi sono da periodo invernale o addirittura legati solo al periodo natalizio come l’ormai famosissimo e diffusissimo Pandoro, ci sono anche alcune pasticcerie veronesi che preparano ancora il Nadalin, che ne è l’antenato medievale. Fu inventato nel duecento per festeggiare il primo natale di Verona sotto la signoria della famiglia Della Scala (scaligera). Il pandoro arriverà solo 600 anni dopo! Sono tante ricette legate alla polenta, in particolare con cacciagione (polenta e osei) o con fagioli (polenta infasola). Un altro piatto simbolo di Verona, è la pasta e fagioli (pasta e fasoi) insaporita da quelli che venivano considerati gli scarti del maiale, come le cotiche e la cotenna ma anche pancetta e lardo. Quindi una volta a Verona, abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta su cosa provare (visto che l’elenco è davvero ampio). Ci siamo affidati ai nostri gusti e istinto. Sicuramente gli gnocchi era qualcosa da provare, e la scelta si è rivelata davvero azzeccata (tra i migliori gnocchi mai mangiati) con un saporitissimo ragù di anatra. Morbidi e gustosi, che sono spariti alla velocità della luce dal piatto. Gli gnocchi hanno in parte oscurato l’altro buon primo tipico: i bigoli con carne di asino, un piatto comunque davvero particolare ed interessante. I bigoli sono un tipo di pasta ottenuta mediante trafilatura a torchio, di forma tradizionale, anticamente ottenuta a mano. Pastisada de caval Ci incuriosiva...
da Patricia | mag 3, 2016 | Da gustare, Veneto (Da gustare)
Come abbiamo detto nel blog, Padova è una città sia universitaria che di forte turismo religioso. È quindi normale che in tale ambiente nasce una cultura intensa di cibo di strada. E che cultura! Si mangia moltissimo e bene per le strade di Padova. Dal salato al dolce, sono tante le opzioni! Siamo arrivati a Padova nella tarda mattinata di un lunedi. C’erano ancora alcune ore per poter fare check in nel nostro alloggio Airbnb e stavamo morendo di fame, quindi siamo corsi in uno dei locali che più ci erano stati raccomandati più caldamente in città. Dalla Zita è una piccola attività che si trova nel cuore storico di Padova, tra la piazzetta Pedrocchi e la piazza delle Erbe. Il locale può ospitare sei persone sedute e sei in piedi. Al banco ci sono due persone, Donna Zita e la sua aiutante che si prodigano nella produzione di panini con varie farciture. Il menu è l’esatto opposto delle dimensioni del locale. Appeso sul muro, piccoli post-it colorati che mostrano 165 opzioni di panini, fatti al momento, in base alla domanda dei clienti. Tutti i panini sono in due versioni: una normale e una maxi. Aldo ha preso un Tokio (hambuguer, fontina, pomodoro e salsa barbecue). Mentre io ho mangiato un Clara (salmone, formaggio brie e zucchine alla griglia). Siamo d’accordo sul fatto che la mia scelta era migliore, ma entrambi erano molto buoni! Senza dubbio, il locale merita la fama che lo precede. Vedi altre foto della nostra visita a Padova Tra l’altro, nessuno dei posti dove abbiamo mangiato a Padova ci ha deluso. Raccomandatissima la Pizzeria Orsucci...