I 10 migliori gelati che abbiamo provato nel sud Italia

I 10 migliori gelati che abbiamo provato nel sud Italia

Cesare (Reggio Calabria – Calabria) Situato nel centro storico di Reggio Calabria, vicino al Museo Archeologico Nazionale, il chiosco verde della gelateria Cesare è un’istituzione per i reggini. Per quasi 50 anni, la famiglia di Stefano è responsabile della produzione del gelato più famoso di Reggio. Al bancone si possono trovare 36 gusti prodotti ogni giorno insieme a granite e semifreddi. Senza dubbio le specialità della casa sono le creme. Ci sono piaciuti particolarmente il gusto nocciola (a base di nocciole del Piemonte) e pistacchio di Bronte. Davvero ottimo anche il gusto del frutto tipico della zona: Il Bergamotto, e degno di nota il gusto Rocher .Tra le granite, si consiglia in particolare il sapore mora, fruttosissimo. Cinque mesi fa, la gelateria ha aperto una nuova sede, a pochi metri da quello originale, che serve ancora la versione “soft” di alcuni sapori di casa come il cioccolato, nocciola e fiordilatte . Si tratta della stessa base del gelato,  servita da macchine espresse come quelle presenti in alcune catene di fast-food (con una qualità ovviamente superiore). Con questo tipo di trattamento, la crema diventa più “calda” cremosa e meno porosa. Questo tipo di gelato sembra piacere particolarmente in città, perché l’abbiamo trovato anche in altre gelaterie. Noi comunque preferiamo il gelato tradizionale. Servizio Indirizzo: piazza Indipendenza, 2, Reggio Calabria Telefono: +39 0965181 6014 Sito: www.gelateriacesare.it Orari di apertura: 9.00 alle 0.00 (martedì alla domenica), chiuso lunedì Prezzo: 2,50 euro (cono/coppa due gusti e lo stesso prezzo per la granita piccola) Cremeria Sottozero (Reggio Calabria – Calabria) Insieme a Cesare, Sottozero disputa il podio di miglior gelateria a Reggio Calabria. Fondata...
Spaghetti con colatura di alici

Spaghetti con colatura di alici

L’spaghetti com colatura di alici è la ricetta più tradicionale della cucina cetarese. Nato come piatto di Natale, è diventato una golosità di tutti i giorni. “Una ricetta antica che si sposa a meraviglia con i frenetici tempi moderni: in pochi minuti è possibile portare in tavola un piatto particolare, sano e delizioso.” (ricetta per quattro persone) Ingredienti 350g di spaghetti 8 cucchiai di olio extravergine d’oliva 4 cucchiai di colatura di alici Prezzemolo Aglio Peperoncino Preparazione 1. Lessare la pasta in acqua non salata; 2. Nel frattempo, preparare un trito di prezzemolo, aglio e peperoncino; 3. Aggiungere l’olio extravergine e la colatura di alici; 4. Unire tutto alla pasta cotta al dente; 5. Amalgamare bene il tutto a crudo e servire. Fonte: Delfino Battista ( www. delfinobattistasrl.it...
Vedi 10 curiosità e consigli sull’olio di oliva

Vedi 10 curiosità e consigli sull’olio di oliva

La nostra avventura ci ha portato in quattro delle principali aree di produzione di olio d’oliva in Italia. Lungo la strada, abbiamo visto diversi processi di produzione e lavorazione, conoscendo diversi tipi di oliva e parlando con tante persone “esperte” a riguardo, possiamo dire che abbiamo imparato diverse cose su questo prezioso prodotto. Abbiamo deciso quindi di raccogliere dieci curiosità e i suggerimenti migliori per quello che è chiamato “oro liquido”! – In sostanza, ci sono tre “livelli”; di olio di oliva sul mercato internazionale: raffinato, vergine e extra vergine. La differenza principale tra i tre oli è il grado di acidità. Il limite consentito per tale classificazione varia da paese a paese. In Italia per considerarsi olio extravergine, l’acidità non può superare 0,8 g ogni 100 g di olio. Il Vergine può raggiungere un’acidità di 2 g per 100 g di prodotto e il raffinato da 2g. a 3.3g. Inoltre, il processo di estrazione è diverso. Mentre nel caso di vergine ed extravergine, per ottenere l’olio le olive vengono pressate a freddo, senza subire ulteriori processi chimici, per l’olio raffinato si pratica invece una miscela di vergine ed extravergine con altro olio chimicamente raffinato (in percentuali che non hanno un limite prestabilito); – è interessante notare che il grado di acidità menzionato non può essere avvertito al palato, ma solo mediante analisi chimica. Da non confondere l’acidità con il “pizzicore”; in gola che causano alcuni oli. Al contrario, questa sensazione di “prurito”; o “piccante”; è un segno che l’olio è ricco di polifenoli, sostanze antiossidanti, benefiche per la salute; – il prezzo dice tanto sulla qualità dell’olio d’oliva. Il processo...
5 consigli e curiosità sul pesto genovese

5 consigli e curiosità sul pesto genovese

– il basilico usato per fare il pesto genovese non ha le stesse caratteristiche di quello usato nel Sud Italia per fare, ad esempio, l’insalata caprese e la pizza margherita. La differenza principale riguarda le dimensioni delle foglie. Per il pesto, devono essere piccole per non lasciare un sapore di menta nella preparazione ; – il miglior basilico per il pesto viene prodotto a Pra, 25 km circa dal centro di Genova. La qualità della produzione è riconosciuta dal governo europeo e riceve la certificazione D.O.P (Denominazione di Origine Controllata); – anche se la ricetta tradizionale del pesto parla di parmigiano e pecorino grattugiato, è normale trovare a Genova ricette che non utilizzano il pecorino perché questo darebbe un gusto più piccante alla salsa; – per coloro che vogliono acquistare il pesto pronto in un supermercato è sempre preferire quelli che si trovano nel frigorifero, di solito senza o con piccola aggiunta di conservanti; – ci sono due scuole di pesto a Genova: quella del mortaio e quella della centrifuga. I puristi dicono che il vero pesto deve essere fatto nel mortaio perché conserva meglio le proprietà delle foglie di basilico....
Cacciucco (ricetta di La Barcarola)

Cacciucco (ricetta di La Barcarola)

La ricetta serve di quattro a sei persone (ricordando che, pure se ci sono pesci especifici qui, la ricetta tradizionale del cacciucco è aperta a diversi tipi di pesci) Ingredienti 500g di seppie nostrali 500g di polpi di scoglio 300g di palombo fresco 500g di pesce da zuppa (gallinelle, cappone, scorfano) 300g di cozze 500g di cicale o altri crostacei Vino bianco 500g di pomodoro pelati 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro Olio Aglio Salvia Peperoncino 12 fette di pane posato, arrostito e agliato Modo di preparo 1. Mettere al fuoco una casseruola con fondo d’olio di olive, aglio e salvia, peperoncino e i pomodori pelati. Soffrigere. 2. Quindi mettere polpi e seppie tagliati a troccoli, bagnare con vino bianco, aggiungere il concentrato di pomodoro e cuocere per 20 minuti rimestando. 3. Mano a mano rovesciare i pezzi da zuppa e il palombo tagliato. 4. Le teste dei pesci andrebbero cotte in brodo con gli odori e passate. 5. Il ricavato, abbastanza denso, versato nella casseruola, accrescerebbe sostanza e sapore al cacciucco. 6. Seguire la cottura a fuoco lento ma energico. 7. Quando polpi e seppie sono diventati teneri, aggiungere i crostacei e i frutti di mare con i loro gusci. 8. Andare avanti per oltre 6-7 minuti affinché le cozze si aprano. 9. Il pane agliato e abbrustolito va posto sul fono delle terrine. 10. Con un ramaiolo, attingere pesce e sugo dalla casseruola in parte eque. Fonte: menu La...

Tagliolini al San Daniele

Quando eravamo a San Daniele, a ristorante ci hanno consigliato una ricetta di primo con il prosciutto DOP da fare a casa. Eccola qui! (ricetta per quattro persone) Ingredienti 400g di tagliolini freschi 200g di prosciutto di San Daniele in fetta unica 4 fette di prosciutto di San Daniele tagliato sottile (da usare per la decorazione) 60g di olio extravergine 250g di panna fresca Sale e pepe a piacere Semi di papavero a piacere Preparazione 1. Con un coltello, tagliare la fetta di prosciutto a pezzettini e rosolare nell’olio in un tegame antiaderente 2. Aggiungere un pizzico di pepe e la panna fresca 3. Amalgamare bene e quando la salsa ha raggiunto l’ebollizione aggiungere i tagliolini a secco (senza averli precedentemente cotti nell’acqua) 4. Versare quindi nel tegame circa 80 cl di acqua bollente, un pizzico di sale e mescolare fino al completo assorbimento dell’acqua 5. Deve risultare molto morbido, se non lo fosse aggiungere un altro po’ di acqua bollente 6. Disporre il tutto in un piatto abbastanza grande , precedentemente cosparso di semi di papavero 7. Guarnire il piatto adagiando sopra ai tagliolini una fetta sottile di San...
Pastisada de caval

Pastisada de caval

La pastisada è un piatto tipico veronese che di origini antiche e curiose (vedi qui la storia). Una delle sua caratteristiche importanti è il lunghissimo tempo di cottura. Sono sette ore a fuoco lento! (ricetta per sei persone) Ingredienti 1kg di carne di cavallo 1kg di cipolla ½kg di pomodoro 1l di vino rosso secco 70 gr di olio di oliva 1 foglia di alloro 4 chiodi di garofano Ginepro, sale e pepe a piacere Preparazione 1. Tagliare la carne grossolonamente, metterla in una terrina e ricoprirla con il vino. 2. Lasciare macerare per 24 ore 3. In un casseruola mettere l’olio e fare rosolare la cipolla a il pomodoro tagliati a pezzettini 4. Sgocciolare la carne e metterla nella casseruola aggiungendo i chiodi di garofano 5. Lasciare cuocere per un’ora circa e mettere gli altri aromi e la metà del vino 6. Lasciare cuocere a fuoco moderato per altre sei ore, regolando con il vino qualora ci sia la necessità durante la cottura 7. Aggiungere sale e pepe verso fine...
Lo sapevi che (nell’Umbria)?

Lo sapevi che (nell’Umbria)?

 Proprio come nel Lazio, in Umbria abbiamo fatto tante scoperte  divertenti e golose! Quindi, lo sapevi che… Che la Cappella di San Brizio, nel Duomo di Orvieto, è stata l’ispirazione per la Cappella Sistina?  La versione raccontata da alcuni storici è che Michelangelo avrebbe visitato la città di Orvieto e  visto la cappella. Il realismo del Giudizio Finale dipinto da Luca Signorelli lo avrebbe lasciato così impressionato che Michelangelo avrebbe usato il dipinto  come “modello” per il suo Giudizio Universale al Vaticano. – che la parola norcineria è sinonimo di salumeria e che questo si deve a Norcia? La città, al confine tra le regioni Umbria e Marche, è famosa fin dal periodo medievale per le sue tecniche di taglio, insaccamento e stagionatura della carne di maiale. La parola Norcineria quindi indica sia il luogo in cui si vendono prodotti a base di carne di maiale, che le tecniche applicate nel processo di preparazione dei salumi. – che la lasagna ha un antenato medioevale chiamato Mariconda? La ricetta della Mariconda è stata creata nel Medioevo. Una delle principali differenze tra Mariconda e sua “nipote” la lasagna, è la forma di presentazione dell’impasto . Nella ricetta medievale, dopo essere stata al forno, la pasta viene tagliata a strisce e arrotolata con il ripieno, di solito fatta con erbe di campo e ricotta. – che la ricotta è così chiamata a causa del suo metodo di fabbricazione? Per fare la ricotta è necessaria la doppia cottura del siero di latte, cioè viene quindi “ricotta”. – che la ricotta non é un formaggio ma un semplice latticino ? Questo perché formaggi sono il risultato...
Un mese per strada: le difficoltà con un bambino e i mezzi di trasporto

Un mese per strada: le difficoltà con un bambino e i mezzi di trasporto

Forse non sembra, ma abbiamo completato un mese di viaggio! Dal momento che abbiamo lasciato la nostra casa a Roma, abbiamo visto tante città e vissuto tante esperienze differenti che è davvero difficile pensare sia passato solo un mese! Mentre scriviamo questo post, abbiamo la sensazione di aver vissuto una eternità in 30 secondi. In questi 30 giorni, molte delle nostre aspettative sono state superate. Alcuni posti che pensavamo modesti ci hanno sorpreso con belle attrazioni e paesaggi (come Gaeta e Norcia), altri posti sono stati aggiunti al nostro programma all’ultimo momento, improvvisando e ci hanno lasciato deliziose scoperte culinarie (come Fano), alcune città ci hanno offerto una cucina più varia di quello che ci aspettavamo dalle ricerche prima di partire (come Viterbo e Orvieto). Abbiamo avuto anche qualche delusione (come nel caso della Perugina a Perugia) e problemi inaspettati (come a Pesaro, quando abbiamo dovuto cambiare tutta la nostra tabella di marcia e fermarci per più di una settimana, perché Maria si è ammalata). Tra le difficoltà, troviamo, soprattutto, quanto sia complicato seguire il viaggio nel modo che avevamo programmato. Sapevamo già prima di partire che non sarebbe stato facile viaggiare in tutta Italia con i mezzi pubblici. Soprattutto spostarsi con una bambina per quasi un anno … Tuttavia, la pratica si è rivelata più difficile di quel che immaginavamo. Vuoi vedere alcuni suggerimenti su come viaggiare con i mezzi pubblici e con un bimbo in Italia? Clicca qui! Cattivi mezzi di trasporto Nonostante l’Italia abbia una grande rete ferroviaria (sono 26,5 mila chilometri di ferrovie, un rapporto di circa 55,4 km per 1000 km2), il sistema non...
Torta al testo

Torta al testo

La torta al testo é una ricetta tipica della città di Perugia. Una sorta di piadina/focaccia molto facile da fare però ci sono dei piccoli dettagli che devono essere seguiti per una torta perfetta! (ricette per due persone) Ingredienti 600 gr di farina 0 1/2 cucchiaino di bicarbonato 1/2 cucchiaino di sale 400 ml di acqua Preparazione 1. Mettere la farina in una terrina, aggiungere il bicarbonato e il sale e l’acqua un po’ alla volta. Mescolare tutto con una forchetta 2. Passare l’impasto sulla spianatoia e impastare fino a quando l’impasto sarà liscio ed omogeneo 3. Stendere l’impasto con un mattarello fino ad ottenere un disco di 1 cm di spessore 4. Bucherellare il disco con una forchetta per evitare che in cottura faccia le bolle 5. Riscaldare il testo sul fornello. Per capire se è sufficientemente caldo, versarci un po’ di farina sopra. Quando comincerà a inscurirsi , il testo è pronto 6. Cuocere per 10 minuti circa sempre girando l’impasto per non fare cuocere solo un lato. 7. Lasciare raffreddare un po’ fuori il testo prima di tagliarlo 8. Farcire a piacere. Le farciture più tradizionali sono con stracchino, prosciutto, formaggio e...
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