da Patricia | mar 14, 2016 | Da vedere, Lazio (Da vedere)
Maestosa architettura barocca, documenti storici rilevanti nella storia italiana e non solo, splendidi paesaggi di mare e montagna, cibo ottimo e unico. Gaeta è stato il “piatto” più completo che abbiamo visitato nel Lazio. E abbiamo avuto anche l’enorme fortuna di avere cielo sereno con giornate da 22ºC nei due giorni che eravamo lì, nonostante fosse pieno inverno! Sarebbe stato tutto perfetto se raggiungere Gaeta senz’auto non fosse così complicato. Sebbene la città non sia troppo lontano da Roma, (circa 160 km) non esiste un mezzo di trasporto unico da Roma a Gaeta. Abbiamo dovuto prendere un treno dalla stazione Termini di Roma che ci ha portato fino a Formia. Dove abbiamo preso un minibus per il porto e poi un altro autobus che finalmente ci ha lasciato nel centro di Gaeta. Anche se il viaggio non è stato lungo ( 08:40 da Roma siamo arrivati alle 10.30 a Gaeta), è difficile da ridurre al minimo il fastidio di dover cambiare tre volte i mezzi di trasporto, essendo insieme a una bambina. Vedere altre foto del nostro viaggio a Gaeta Nonostante tutto ne è valsa assolutamente la pena! Già il solo passeggiare attraverso il centro storico della città e le sue strade dominate dal forte odore di cucina di mare è stato un piacere immediato! (Vedi anche : Tiella, la principale ricetta tipica di Gaeta) Gaeta ha molto da dire, le sue origini risalgono al VIII° secolo a.C. Nel periodo romano, la città era già un importante porto in Europa. Nel Medioevo, con le loro caratteristiche geografiche (è stata costruita su una penisola montuosa) serviva come rifugio contro la...
da Patricia | mar 5, 2016 | Da gustare, Interviste, Lazio (Da gustare)
Parlare di Gaeta è parlare di olive. In particolare olive nere da tavola con marchio DOP di approvazione (Denominazione di Origine Protetta). È vero che l’Italia è famosa in tutto il mondo per la produzione di olive. Esistono 900 mila proprietà produttrici, per un totale di più di un milione di ettari. Secondo i dati Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). L’Italia è il paese con il maggior numero di varietà di olive nel mondo. Ci sono oltre 500 diversi tipi di diffusione di oliva sul territorio. Ma quello che non tutti sanno è che la maggior parte di questa coltivazione è utilizzata per produrre olio d’oliva. Il paese è il secondo più grande produttore di olio al mondo, dopo la Spagna. Quindi, c’è poco spazio per le olive da tavola. Solo il 3% della produzione nazionale sono dedicate alle Olive da tavola . Quindi in questa piccola percentuale, quelle che ancora hanno un marchio di qualità, sono considerate una preziosa rarità . Questo è il caso delle olive Gaeta! Leggi anche: il primo registro nel mondo della parola “pizza” è nel museo di Gaeta Oltre alla Tiella di cui si è già tanto parlato, è stato questo particolare tipo d’oliva che ci ha portato ad includere nel nostro programma la città di Gaeta. Anche se il sigillo DOP è stato rilasciato ai produttori, alla fine dello scorso anno e la raccolta di questo mese di marzo sarà la prima col marchio di garanzia, le olive di questa zona sono note fin dall’antichità. Virgilio stesso ne ha parlato nell’Eneide! Conosciuta come “Oliva di Gaeta”, la varietà...
da italiaa3 | mar 2, 2016 | In cucina, Ricette
La tiella è la ricetta per eccellenza di Gaeta. È stata creata alla fine dell´Ottocento. Quella di polpo è una delle più tradizionali. (per una tiella da 1kg./8 fette) Ingredienti (impasto) ½ kg di farina 10gr di lievito 15gr di sale 1 cucchiaino di olio extravirgine di oliva 300gr di acqua (ripieno) 800gr di polpo bollito 150gr di pomodori 40gr di olive nere snocciolate 1 spicchio d’aglio Prezzemolo Peperoncino Olio extravirgine di oliva Preparazione 1. Riempire d’acqua una pentola abbastanza capiente da contenere il polpo. Aggiungere sale tre volte tanto quello necessario per salare l’ acqua per la pasta (abbondante). Cuocere il polpo per 20 minuti e lasciarlo più 20 minuti di riposo nell’acqua. 2. In una ciotola, mettere il lievito con sale e olio. Aggiungete la farina man mano fino ad ottenere un impasto omogeneo, lavorandolo per almeno 10 minuti. 3. Avvolgere l’impasto in uno strofinaccio e fatelo lievitare per almeno mezz’ora dentro il forno spento. 4. Nel frattempo preparate il ripieno tagliando il polpo a pezzetti e condendolo con olio, prezzemolo, peperoncino, pomodori e le olive nere snocciolate. 5. Prendete due terzi dell’impasto e stendetelo con un matterello fino a ottenere una sfoglia dello spessore inferiore ad un centimetro. 6. Ungere una teglia rotonda di 35/36cm con l’olio e foderatela con il disco di pasta. 7. Mettete il ripieno sulla pasta in modo omogeneo. 8. Stendere l’impasto che resta e usarlo per ricoprire la tiella. Con l’aiuto del matarello, tagliare il bordo. Fare dei piccoli buchi nella parte superiore dell´impasto e con una forchetta fare una lieve pressione su tutto il bordo. 9. Infornare la tiella per...
da Aldo | mar 1, 2016 | Da gustare, Lazio (Da gustare)
C’è un piatto tipico a Gaeta che si può trovare solo in paese (e in qualche località vicina) per cui, vale la pena andarci apposta: stiamo parlando della tiella! Noi conoscendo questo “limite” l’abbiamo mangiata a pranzo e cena per due giorni di seguito. E avremmo continuato ancora se non fosse finito il viaggio! Per parlare della tiella dobbiamo tornare indietro nel tempo fino all’epoca dei Borboni (fine ottocento) i quali ne erano grandi estimatori, questo nonostante fosse un piatto di origine povera . Si tratta di una pizza farcita con diversi tipi di ripieni, attualmente i più apprezzati sono quelli classici di polpo o di scarole con olive, ma esistono altre buonissime varianti come calamari, alici, cipolle, baccalà e addirittura cozze! Leggi anche: Pizza era già sulla bocca di tutti nel 997 C’è uno stretto legame con il mare e i suoi prodotti, questo piatto nasce anche dalla necessitá di consumare il pescato e la farina. Pescatori e contadini portavano con se le tielle cucinate dalle proprie mogli come un pasto che poteva conservarsi a lungo. Infatti venivano usate anche come alimento durante viaggi di più giorni. Il signor Giordano che gestisce il panificio che appartiene alla sua famiglia dal 1890 ci svela: “Le massaie venivano al nostro forno con le tielle già impastate e farcite per cuocerle. Questi sono ricordi che mi raccontava mio nonno”. Abbiamo provato diversi forni in giro per Gaeta e soprattutto abbiamo chiacchierato con diverse persone riguardo l’ origine di questo piatto. Una versione storica che sembra mettere d’accordo tutti è quella dell’influenza pugliese: sembra che emigrati dalla provincia di Bari fossero anni addietro...
da Patricia | feb 29, 2016 | Curiosità, Da gustare, Lazio (Da gustare)
Stavolta parlando della storia della pizza non parleremo di Napoli (città giustamente associata a uno degli alimenti più diffusi al mondo) e non parleremo neanche di Roma, cuore del paese e responsabile della diffusione delle basi delle abitudini alimentari dell’intera penisola. Il primo registro della parola “pizza” è stato trovato nella città di Gaeta, a 160 km dalla capitale italiana e a 80 km da Napoli. Il testo è parte di un documento della fine del X secolo ,denominato Codex Diplomaticus Cajtanus, una sorta di rapporto giornaliero del Ducato di Gaeta. Attualmente il codice è tenuto nell’Archivio del Museo Diocesano della città. Abbiamo scoperto la storia di questo registro alla fine dello scorso anno, sin da quando abbiamo iniziato a impostare il nostro itinerario di viaggio, ma la posizione della conservazione del documento non è stata molto chiara. Alcuni studiosi dicevano che il registro era conservato nell’ Abbazia di Montecassino e altri nell’archivio di Gaeta. Dopo qualche telefonata, siamo stati in grado di scoprire la posizione precisa. Il Codex Diplomaticus Cajtanus è un insieme di documenti scritti in latino medievale tra gli anni 830 a 1399. La parola “pizza” appare in una delle pergamene del 997, che parla dei doni dati al vescovo di Gaeta durante Pasqua e Natale. Tra i vari doni presenti si parlava di 12 pizze. Leggi anche: la storia primo conclave si è verificato alle porte di Roma È importante dire che la pizza in quel tempo era molto diversa da quella che conosciamo oggi! La ricetta che ha conquistato il mondo, all’epoca era più come una focaccia o pizza bianca senza formaggio e soprattutto...